C'era una volta un ragazzo,
un ragazzo che, come me,
era un po' poeta.
Con la sua chitarra
girava
il mondo
e cantava
le melodie
che nascevano
dal profondo
del suo cuore.
Aveva
l'aria
un po' triste,
ma il suo cuore
era
grande
come l'immensità
del cielo.
Eravamo amici
e lui, a volte,
mi diceva:
_ Un giorno
tornerò
alla mia terra,
alla mia casa,
da mia madre.
Lei mi aspetterà
seduta
sotto il portone
e mi dirà:
"Bentornato,
figlio mio"
E la sera
alzando
gli occhi
al cielo
guardava
le stelle
e sospirava.
Dalle sue labbra
usciva allora
una muta preghiera
per la madre
lontana.
Poi, un giorno,
non lo vidi più,
c'era solo
la sua chitarra.
Passò
iltempo
e seppi
che era andato a morrire
in una terra
lontana
dove
combattevano
ragazzi
come lui,
come me
............................................
Domani
partirò
e andrò
da una donna
che, seduta
sotto il portone
della sua casa
aspetterà
invano
il figlio
tornare.
A lei rimarranno
solo
una chitarra
e una medaglia d'oro:
i tesori
di un ragazzo
che, come me
era un po'
poeta.
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