Capitolo 5° - Ricordi
Laura si fece improvvisamente pallida e Alain si scusò. - Perdonami, non intendevo intromettermi nella tua vita.
Lei scosse la testa: - No, non posso nascondermi ancora per tanto tempo e far finta che non sia successo niente .C'è stato solo un uomo nella mia vita: Paul. L'ho conosciuto e amato da quando avevo quindici anni. Ho cominciato a scrivere immaginando ipotetiche storie tra di noi, ma Paul a quel tempo non mi vedeva nemmeno. Allora era fidanzato con la mia migliore amica, Anne Marie. Poi un giorno ci siamo rincontrati e finalmente è successo quel che io speravo da tanto tempo. Ci siamo sposati e per dieci anni la nostra vita è stata un bellissimo sogno. Sì, solo un sogno, ecco quel che è stato, Anne Marie si è ripreso quel che era stato suo e che io le avevo portato via. Se l'è ripreso e ora sta per dargli il figlio che io non ho mai...
Si interruppe e tra loro cadde il silenzio. Alain non disse niente, non era necessario.
- Non si può costruire la propria felicità a danno degli altri, prima o poi devi pagare per il male che hai fatto. Io ho fatto soffrire Anne Marie e ora tutto mi si rivolta contro. Il destino mi ha regalato dieci anni stupendi, ma ora si è ripreso tutto.
- Non credi che anche Paul abbia la sua parte di colpa in tutto questo? Non puoi addossarti tutto.
- Io amavo Paul, ma anche Anne Marie lo amava e io l'ho fatta molto soffrire..
-E' la vita , Laura, non ci si può imporre l'amore, succede e basta. Tu hai amato con tutta te stessa, senza riserve, ma forse hai amato troppo un uomo che non lo meritava.
- No! Tu non hai conosciuto Paul: Lui in questi anni mi ha amata, mi ha circondata di mille premure.
- Ma non ha esitato a tradirti.
- Lui...lui voleva un figlio.
- Molte coppie non hanno figli, eppure vivono lo stesso insieme senza arrivare a tradirsi l'un l'altro. Laura, ascoltami. Io non conosco Paul, è vero, ma forse tu hai voluto credere che fosse l'uomo perfetto, l'ai amato idealizzandolo e mettendolo su un piedistallo. Ne hai fatto un eroe, ma era solo un uomo .
Laura si strinse le braccia attorno alle spalle, gli occhi colmi di lacrime. - Noi ci amavamo,Alain. Abbiamo trascorso dieci anni l'uno accanto all'altra, non possono essere stati solo un sogno.
- No, non dico questo, ma la vita a volte ci riserva strane sorprese.. Paul ti ha amata, ma forse ha amato il sogno che tu avevi creato anche per lui.
- No, non è vero!Non mi posso essere illusa per tanto tempo...
- Fin che ci avete creduto è stato vero, Laura. Forse è solo che il tuo Paul si è svegliato per primo.
- No, Alain. Io non avrei mai potuto tradire Paul.
Alain non disse nulla, ma le si avvicinò e le prese il volto tra le mani. Dolcemente posò le labbra sule sue , dapprima gentilmente risvegliando in lei qualcosa che aveva creduto morto per sempre, poi con passione stringendola a sè fin che Laura lo respinse con faticae sgomento.
- Basta, ti prego: non è leale questo.
- Davvero? Laura sei anche tu un essere umano, come lo è stato il tuo Paul!
- No,non può essere andata così. Se avessimo avuto un figlio...
- Laura, ascoltami. Io ho avuto quel figlio che tu desideravi tanto , ma non è servito a tenere in piedi il mio matrimonio. Io ero già un attore affermato quando ho conosciuto Michelle. Ero il suo idolo probabilmente, l'eroe dei suoi sogni. Io rimasi colpito da quella ragazzina che stravedeva per me e me ne innamorai pazzamente. Ci sposammo dopo pochissimo tempo e poi nacque Eric: mi sembrava di sognare e mai avrei pensato che tutto potesse finire.Eppure un giorno lei se ne andò con nostro figlio
e non per un altro uomo. Mi disse semplicemente che non ce la faceva più a vivere nel mio mondo, che voleva una vita tranquilla e normale e che non mi amava più. Un paio di anni dopo sposò un banchiere ottenendo forse quel che desiderava. Mio figlio è cresciuto lontano da me e io non ho potuto essere per lui quel padre che avrei desiderato. Mi ha accusato di averlo abbandonato, di non essergli stato accanto nei momenti in cui ne aveva maggiormente bisogno. E dire che io l'ho lasciato andare con Michelle proprio perchè pensavo fosse la cosa migliore per lui. Credimi,Laura, i figli non possono tenere in piedi un matrimonio se finisce l'amore.
- Oh,mio Dio, Alain, non deve essere stato facile neanche per te.
- No, non lo è stato. Michelle aveva distrutto il mio mondo . Io non avevo più fiducia nelle donne, le paragonavo tutte a lei. Passavo da un'avventura all'altra con estrema facilità incurante dei sentimenti degli altri. Credo di aver alimentato di parecchio le vendite di certi rotocalchi per parecchio tempo.Poi un giorno mi sono guardato allo specchio e ho dovuto affrontare la realtà Lei se n'era andata e non sarebbe più tornata: non aveva importanza di chi era il motivo o la colpa. Era tutto finito.Da allora, credimi, vivo più in pace con me stesso e riesco di nuovo a guardare alla vita con più serenità. E anche tu devi ricominciare a vivere. Vattene un po' da qui, viaggia raccogli materiale per un nuovo libro, buttati nel lavoro e non pensare a nulla. Una mattina ti sveglierai e sarai guarita.
Laura guardò Alain a lungo, in silenzio, poi gli prese le mani e le strinse tra le sue, - Grazie,- mormorò piano.
Alain le sorrise e le baciò la punta delle dita guardandola fisso negli occhi.
- Alain...il destino ti ha messo sulla mia strada quella sera: Non oso pensare a quello che sarebbe successo se non ti avessi incontrato.
- E allora non pensarci. Hai detto che è stato il destino a farci incontrare: probabilmente è così e io sono felice di averti incontrata e conosciuta. Pensa che abitavamo a pochi minuti uno dall'altra e abbiamo rischiato di non incontrarci mai.Ora invece sappiamo molte cose l'uno dell'altro. Non credi che sia positivo tutto questo?
- Io ti sarò grata per sempre, Alain. Sei stato meraviglioso e unico.
- Non raccontarlo mai a un giornalista. Vedo già la prima pagina di un rotocalco " Alain Junot continua la sua fama di rubacuori"...
Laura scoppiò a ridere. - Oh, smettila. Ci mancherebbe proprio questo. Ti giuro che non lo racconterò mai a un giornalista.
- Anche se tu lo facessi credimi,Laura, non mi faresti che un po' di buona pubblicità. Purtoppo un attore vive anche di questo.
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